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Oro: il target a lungo termine secondo Fireside Investments



La Redazione Articolo pubblicato il 07/03/2023 09:00:00
Lassonde ha affermato che la Federal Reserve reagirà alla recessione abbassando i tassi, ma non abbastanza velocemente, e questo impatterà sul dollaro in modo negativo, spingendo gli investitori a rivolgere la loro attenzione all’oro

 

Pierre Lassonde, presidente emerito di Franco-Nevada e amministratore delegato di Fireside Investments, è molto sicuro nella sua previsione: nei prossimi cinque anni l’oro raggiungerà i 2400 dollari per oncia sostenuto dal fatto che sempre più paesi come la Russia si allontaneranno dal dollaro USA dopo che il biglietto verde è stato impiegato come una sorta di arma nel conflitto tra Russia ed Ucraina; sempre Lassonde afferma che entro il 2028 potrebbe fare la sua comparsa quello che lui definisce un sistema duale di valuta: “Penso che nei prossimi cinque anni vedremo un doppio sistema di pagamento e valuta - spiega Lassonde - e questo essenzialmente a causa della guerra russo - ucraina e, a mio avviso, nei prossimi cinque anni l’oro si attesterà tra 2300 e 2400 dollari per oncia”.

Grafico Oro by Tradingview

Parlando alla BMO Metals, Mining, & Critical Minerals Conference con Michelle Makori, Lead Anchor e Editor-in-Chief di Kitco News, Lassonde ha osservato che le banche centrali stanno acquistando più oro mentre le tensioni geopolitiche aumentano in tutto il mondo, con le acquisizioni di lingotti che, nel 2022, hanno raggiunto i livelli più elevati dal 1950 ad oggi raggiungendo il volume di 1136 tonnellate dopo ben 12 anni di acquisti netti.

Lassonde, che ha aperto la strada al modello di royalty dell'oro quotato in borsa nel 1983, e ha cinquant'anni di esperienza nei settori finanziario e minerario, ha suggerito che le banche centrali, in particolare nei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), stanno acquistando oro come preludio alla creazione di un'alternativa al dollaro USA come valuta di riserva: “Queste banche centrali stanno acquistando oro come valuta di riserva - afferma Lassonde - ma useranno l'oro per sostenere una nuova valuta? Non lo sappiamo... Quello che credo però è che alla fine ti ritroverai con un mondo duale in termini di sistema di pagamento e valuta, e questo non va bene per il dollaro”.

Le nazioni BRICS sono preoccupate per l'influenza degli Stati Uniti nei loro affari, secondo Lassonde, ed allontanarsi dal dollaro consentirà loro una maggiore autonomia: “In particolare la Cina, ma anche la Russia, l'India e alcuni altri paesi stanno creando un doppio sistema di pagamento, di valuta, per contrastare il dollaro USA - afferma Lassonde - ed il destino di tutte le valute di riserva è quello di scendere, semplicemente a causa di una bilancia dei pagamenti. Quando puoi firmare un assegno illimitato, cosa pensi che succeda?”.

La previsione di una sorta di biforcazione del sistema monetario globale è stata sostenuta da diverse voci, tra cui il magnate canadese delle miniere Frank Giustra e, a questo proposito, Lassonde ha spiegato che alcune società relativamente giovani potrebbero trarre un buon profitto dopo che il metallo giallo raggiungerà nuove vette.  

Lassonde prevede recessione e crollo dei mercati azionari, nel 2023, ed entrambi questi eventi giocheranno a favore del metallo giallo: “Penso che nei prossimi due trimestri l'economia statunitense entrerà in recessione e sarà una recessione abbastanza significativa - continua Lassonde - e tutte previsioni stanno sovrastimando gli utili che, al contrario, scenderanno trascinando a ribasso l’S&P di circa il 30%”.

Lassonde ha affermato che la Federal Reserve reagirà alla recessione abbassando i tassi, ma non abbastanza velocemente, e questo impatterà sul dollaro in modo negativo, spingendo gli investitori a rivolgere la loro attenzione all’oro.

 

Fonte KitcoNews

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