Nell’ultima sessione del 2023 i prezzi dell’oro sono rimasti stabili e, in termini di variazione, l’anno passato si è mostrato come il migliore dal 2020 ad oggi, con le quotazioni del lingotto che si attestano nettamente al di sopra dei 2000 dollari per oncia sostenuti dall’ottimismo in merito ad taglio dei tassi di interesse da parte della Fed già a marzo 2024.
Attualmente i prezzi dell’oro si presentano a ridosso dei 2070 dollari per oncia ed hanno terminato il 2023 in crescita del 13% in un contesto che li ha visti oscillare in un ampio range contraddistinto da minimi prossimi a 1800 dollari per oncia e massimi ad oltre 2135 dollari.
“Ci stiamo muovendo verso acque più calme - spiega Edward Meir, analista presso Marex - ovvero un contesto di tassi più bassi e questo significa che la situazione dell’oro potrebbe migliorare”.
Gli investitori in oro prevedono prezzi record per il prossimo anno, quando si prevede che i fondamenti di una svolta accomodante dei tassi di interesse statunitensi, il continuo rischio geopolitico e gli acquisti da parte delle banche centrali sosterranno il mercato: "Per vedere livelli più alti, dobbiamo vedere una domanda più forte da parte degli investitori, come una ripresa degli afflussi di ETF. Per questo sono necessari dati economici statunitensi più deboli e un'inflazione più bassa, in modo che la Fed sembri più accomodante", spiega l'analista di UBS Giovanni Staunovo.
Fonte Reuters