L’oro torna a destare l’interesse delle banche centrali e questo si evince soprattutto in Brasile, la cui banca centrale ha aumentato le partecipazioni in metalli preziosi di oltre il 52% nel mese di giugno.
Secondo un rapporto del Rio Times, il mese scorso il Banco Central do Brasil ha acquistato 41,8 tonnellate di oro portando il valore delle riserve auree a 6,87 miliardi di dollari: secondo i dati disponibili si tratta del più grande acquisto di oro della banca centrale brasiliana da dicembre 2000. L’acquisto del mese di giugno segue quello di maggio (11,9 tonnellate) che segna il primo incremento delle riserve auree da novembre 2021.
Secondo gli ultimi dati della banca centrale, le riserve internazionali totali sono state valutate a 352,5 miliardi di dollari, con l’oro che pesa per l’1,9% del totale, in aumento dell’1,2% rispetto alle rilevazioni precedenti.
I dati diffusi dal World Gold Council (WGC) mostrano che il Brasile non è l’unico paese ad aver mostrato notevole interesse verso il metallo prezioso per eccellenza, in quanto il mercato dell’oro, on riferimento alle banche centrali, avrebbe vissuto un secondo trimestre 2021 particolarmente intenso.

Per quanto riguarda la domanda ufficiale del settore, la Thailandia ha guidato gli acquisti durante il secondo trimestre dopo aver acquistato 90,2 tonnellate di oro ad aprile e maggio (il World Gold Council afferma che la banca centrale thailandese ha aumentato le sue riserve auree del 60%; al secondo posto il Brasile con 53,7 tonnellate acquisite nel secondo trimestre).
Altri importanti acquirenti della banca centrale durante il secondo trimestre includono il Kazakistan, che ha acquistato un totale di 9,9 tonnellate di oro in aprile e maggio, la Polonia (+1,9 tonnellate a maggio) e l'India (+0,9 tonnellate a maggio).
Il WGC afferma ormai da tempo che le banche centrali siano acquirenti netti di oro nel 2021, tuttavia è probabile che la domanda sia in calo rispetto ai livelli record registrati nel 2018 e nel 2019 (in un recente sondaggio il WGC indica che il 21% delle banche centrali prevede di aumentare le proprie riserve auree entro il prossimo anno).
Fonte KitcoNews