La Commissione europea, l'esecutivo dell'UE, ha formalmente proposto un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca, compreso il divieto di importazione dell'oro russo, e modifiche legali per evitare che le misure attuali ostacolino le spedizioni di generi alimentari.
I funzionari UE non ritengono che il nuovo pacchetto di sanzioni sia in grado di avere un impatto sull’economia russa simile a quelli precedenti che, lo ricordiamo, avevano colpito direttamente il settore finanziario russo insieme a petrolio e carbone.
"Il pacchetto di oggi - spiega la Commissione in una nota - introdurrà un nuovo divieto di importazione dell'oro russo… e rafforzerà l'allineamento delle sanzioni dell'UE con quelle dei nostri partner del G7. Rafforzerà anche i requisiti di rendicontazione per inasprire il congelamento dei beni…”.
I governi dell'UE devono ora concordare le misure affinché diventino legge, anche se i diplomatici hanno affermato che non sono controverse e che dovrebbero passare facilmente. Gli ambasciatori si incontreranno lunedì e poi mercoledì per una possibile approvazione.

Alcune misure potrebbero ancora avere un grave impatto sui settori interessati. Una fonte ha spiegato ai giornalisti di Reuters che anche le importazioni di oro russo attraverso paesi terzi sarebbero state interessate, ma non ha chiarito come funzionerebbe il meccanismo. Bruxelles inasprirà anche le sanzioni esistenti, con nuovi limiti alle importazioni da parte della Russia di beni che potrebbero essere utilizzati per scopi militari, compresi prodotti chimici e macchinari.
La Commissione modificherà anche le sanzioni esistenti per assicurarsi che non interrompano le esportazioni russe di cibo e grano. I paesi africani hanno accusato le sanzioni dell'UE di esacerbare la crisi alimentare in corso, causata principalmente dalla guerra in Ucraina e dal blocco russo dei porti ucraini da dove i cereali vengono solitamente esportati nel mondo, un contesto negato con fermezza dalla UE. Le modifiche proposte hanno lo scopo di assicurarsi che le regole non siano interpretate erroneamente dai commercianti, incluso il divieto di accesso delle navi russe ai porti dell'UE, ha affermato un funzionario.
Le navi russe che trasportano cibo o medicinali sono già esenti, ma alcuni commercianti hanno evitato il cibo esportato dai porti russi che sono indirettamente di proprietà di società statali russe sanzionate da Bruxelles.
Fonte Reuters