Quale sarà il prezzo dell’oro tra 5 anni? A questa domanda rispondono gli analisti di MKS PAMP che parlano di due target ben precisi, ovvero 1300 e 4000 dollari per oncia, con la Fed che si propone come il classico ago della bilancia in grado di spostare i prezzi del metallo giallo nell’una o nell’altra direzione.
Per prevedere dove potrebbe essere il prezzo dell'oro nel 2027, MKS PAMP ha esaminato la risposta del metallo giallo ai passati cicli di rialzo della Fed: “I mercati stanno valutando se un percorso di aumento dei tassi di interesse da parte della Fed di tipo 50 - 50 - 50 o 50 - 50 - 75 sia in grado di domare l’inflazione e se questa politica monetaria indurrà, o meno, una recessione, ragion per cui vale la pena fare un passo indietro nel tempo e vedere quale sia stata la reazione dell’oro durante i passati cicli di aumento dei tassi, sia quelli lenti che quelli più veloci, in quanto il rischio è molto differente a seconda del tipo di incremento che la Fed deciderà di implementare, ovvero veloce, come accadde negli anni 1980, 1987 e 1994, o lento, come accadde negli anni 2016, 2004, 1999 e 1997” (Nicky Shiels, strategist settore metalli presso MKS PAMP).
In uno scenario a ciclo lento, definito da rialzi incrementali, l'oro potrebbe raggiungere i 4.000 dollari l'oncia in cinque anni: “Un ciclo di rialzo dei tassi lento è molto rialzista per l’oro, soprattutto dopo un anno. In un ciclo lento il drawdown medio massimo dell’oro è del 2%, con un potenziale di rialzo a 5 anni pari al 115% che, rapportato ai prezzi odierni, corrisponde ad un prezzo finale di oltre 4000 dollari per oncia nel 2027. Un ciclo lento - spiega Shiels - è caratterizzato da aumenti incrementali di 25 punti base…”.
Al contrario, un ciclo di rialzo veloce potrebbe innescare un forte calo dei prezzi dell’oro che, potenzialmente, potrebbero raggiungere i 1300 dollari per oncia in cinque anni: “Un ciclo veloce garantisce prezzi dell’oro in costante ribasso ed inferiori circa il 32% rispetto ai livelli attuali nel giro di cinque anni, ossia un calo di 600 dollari rispetto al prezzo corrente sino al raggiungimento di circa 1300 dollari per oncia. Un ciclo di aumenti veloce - continua Shiels - sarebbe anche dannoso per le piazze azionarie con l’SPX in calo di quasi il 10% in un anno. Un ciclo di aumento dei tassi veloci sarebbe contraddistinto da un primo aumento superiore ai 50 punti base…”.
I traders possono tentare di intuire come sarà il ciclo di aumento dei tassi osservando le attese di mercato relative ai tassi reali e, inoltre, la Fed deciderà in base al risultato che vuole ottenere, sostanzialmente, secondo Shiels, la Fed dovrà decidere se controllare l’inflazione (ciclo lento) o tentare di abbatterla del tutto (ciclo veloce).
A breve termine, continua Shiels, sarà bene non attendersi movimenti eccessivi nell’una o nell’altra direzione, in quanto gli investitori sono in una modalità conservativa: “L'oro è in ribasso per da settimane consecutive, la più lunga serie di perdite da dicembre poiché il mercato ribassista delle obbligazioni e delle azioni continua a guidare un rally dei rendimenti nominali e reali - conclude Shiels - tuttavia, l’entità del calo sta diventando meno pronunciata, soprattutto di fronte a un così ampio repricing dei rendimenti: se questo mercato fosse realmente ribassista il prezzo dell’oro dovrebbe essere ampiamente al di sotto dei 1850 dollari per oncia, ma non lo è….”.
Fonte KitcoNews