Il prezzo del gas naturale europeo è crollato mentre uno dei principali importatori di GNL in Cina si prepara a inondare il mercato alleviando ulteriormente i problemi di approvvigionamento nel continente.
I futuers sul benchmark europeo sono diminuiti del 9%, nella giornata di ieri, con il braccio commerciale del colosso cinese Sinopec che si è offerto di vendere dozzine di carichi di gas naturale liquefatto spot; l’offerta indica che la Cina è ben rifornita e che più gas potrebbe arrivare in Europa, contribuendo ad allentare la pressione sulle scorte locali eccezionalmente contenute nonché quella derivante dal ridursi delle forniture in arrivo dalla Russia.
L’aumento del GNL in arrivo, insieme ad un meteo più mite del previsto ed al recupero delle spedizioni norvegesi, stanno portando un certo sollievo ai consumatori europei afflitti da prezzi del gas più che triplicati nel corso del 2021: “Il sentiment del mercato del gas è cautamente ribassista questa settimana, guidato dalla domanda tiepida in Asia e dalle robuste importazioni di GNL in Europa…” (dichiarazione rilasciata dalla società di consulenza Rystad Energy).

“I prezzi del gas in Europa ed Asia, probabilmente, hanno già raggiunto il picco questo inverno - spiegano gli analisti di Citigroup - a meno che non si verifichi una eccezionale ondata di freddo nei prossimi due mesi o che le tensioni geopolitiche che coinvolgono la Russia si intensifichino in modo significativo”.
Le tensioni sull'Ucraina e sul nuovo gasdotto Nord Stream 2 continuano a catalizzare l’attenzione degli operatori di settore, soprattutto ora che la Germania ha affermato che il controverso progetto sarebbe un obiettivo di rappresaglia se la Russia utilizzasse l'energia come arma, e questo mentre Mosca ha ribadito che non ha in programma di colpire l’Ucraina.
Rystad Energy afferma che potrebbero essere disponibili per l’Europa fino a 30 miliardi di metri cubi di gas aggiuntivo dalla Russia, tuttavia, la società spiega che nulla di questo potrebbe realizzarsi nel caso in cui le tensioni con l’Ucraina dovessero degenerare in un conflitto militare.
Per ora, l'esportatore russo Gazprom sta trattenendo le offerte spot di gas ed anche i contratti a lungo termine sono drasticamente diminuiti: la società afferma che ciò è dovuto alle minori richieste da parte degli acquirenti europei.
Fonte Bloomberg