La produzione di caffè in Brasile chiude il raccolto 2022 con un volume di 50,92 milioni di sacchi di caffè lavorato, il 6,7% in più rispetto al raccolto 2021: questo è quanto affermano i tecnici del CONAB; rispetto al 2021 si evince un calo produttivo di circa 12 milioni di tonnellate imputabile alle condizioni climatiche avverse.
Per quanto riguarda la superficie destinata alla coltivazione nazionale del caffè nel 2022, si conferma un totale di 2,2 milioni di ettari, con 1,8 milioni di ettari di colture in produzione, con una crescita dell'1,8% rispetto al raccolto 2021, e 400600 ettari di superficie in formazione, che si traduce in un aumento dello 0,6% della superficie totale coltivata rispetto al raccolto precedente. Delle colture in produzione si stima che 1,5 milioni di ettari siano stati dedicati al caffè arabica e 389 mila ettari al caffè robusta.
Secondo l'indagine CONAB, anche la produzione ha confermato un aumento per entrambe le specie. Il volume della varietà Arabica è di 32,7 milioni di sacchi, in aumento del 4,1% rispetto al raccolto precedente, mentre la produzione di robusta è di 18,1 milioni di sacchi di caffè lavorato, l'11,7% in più rispetto alla scorsa stagione.
Analisi del Consiglio Nazionale del Caffè
Il Consiglio Nazionale del Caffè (CNC) ha analizzato i dati pubblicati e ribadisce il suo accordo con i numeri presentati: “Come rappresentanti della produzione di caffè, siamo sempre attenti a valutare le informazioni, in particolare la produzione e l'inventario, poiché questi dati hanno un impatto diretto sui prezzi di mercato. Ancora una volta, riteniamo che i numeri del 4° sondaggio sul raccolto siano molto coerenti. Il CONAB rimane molto vicino alla realtà”.

Un altro dato importante è quello sugli ettari dedicati al caffè in formazione: in queste piantagioni di caffè, molte piante stanno già producendo il loro secondo o terzo raccolto, contribuendo all'aumento del volume di produzione globale: “Questa analisi è fondamentale, poiché la maggior parte del circa 18% delle colture in formazione sta producendo e dovrebbe contribuire ad aumentare, anche se in modo lieve, il numero di sacchi prodotti nel raccolto in corso”.
Secondo Silas Brasileiro, il Consiglio Nazionale del Caffè agisce con molta cura e non entra nel merito del mercato, né della stima del raccolto: “Il nostro obiettivo è difendere gli interessi del produttore. Il CNC non opera nel mercato, né stima il raccolto. Siamo però sempre attenti alle informazioni trasmesse che possono generare speculazioni, che danneggiano il coltivatore di caffè”.
Sempre secondo il presidente dell'ente, l'indagine CONAB è la più vicina alla realtà: “Negli ultimi tre anni abbiamo prodotto una media di 53,5 milioni di sacchi all’anno, in Brasile. Stimiamo che avremo almeno una ripetizione di questa media nella stagione 2022/2023. Teniamo a elogiare tutto lo zelo del CONAB, la dedizione del team tecnico dell'azienda e la leadership del Dr. Guilherme Ribeiro, che sta affrontando con grande professionalità un tema così delicato”.
Fonte CafePoint