La domanda di gas naturale è alle stelle ed alle stelle sono anche schizzati i prezzi, ma esiste una sorta di “isola felice” (per gli acquirenti…) che si chiama AECO. AECO è uno dei più grandi impianti di stoccaggio di gas naturale del Nord America: qui viene fissato il prezzo di riferimento per il gas canadese e sempre qui i produttori lottano contro prezzi volatili con il prodotto che passa di mano con forti sconti; nel mese di agosto, il prezzo presso l’hub è addirittura sceso in territorio negativo, seppur per un brevissimo periodo, ma la situazione non è affatto migliorata con il passare del tempo ed è di questi giorni la notizia che alcune società locali come Tourmaline Oil e Kelt Exploration hanno deciso di ridurre temporaneamente la produzione a causa della debolezza dei prezzi.


Perché i prezzi sono così bassi?
I produttori canadesi hanno lottato per anni con la volatilità dei prezzi a causa della ridotta capacità dei gasdotti che spediscono gas dall'Alberta e dalla Columbia Britannica ai mercati nordamericani, un problema che tende a peggiorare ogni estate quando i lavori di manutenzione delle condutture riducono la capacità. Il principale sistema di raccolta e trasporto di gas fuori dal Canada occidentale è la Nova Gas Transmission Line (TC Energy) che ha consegnato 12,5 miliardi di piedi cubi al giorno, nel 2021, circa il 75% della produzione canadese di gas. Durante l’estate, l’aumento della produzione, le operazioni di manutenzione presso Nova Gas Transmission Line e le interruzioni di alcuni impianti di trattamento del gas hanno creato una sorta di collo di bottiglia nelle infrastrutture e questo ha determinato il crollo dei prezzi spot. Dalla fine di agosto, il prezzo è tornato a scambiare a 3,5 $/mmbtu, ma lo sconto contro il prezzo Henry Hub rimane elevatissimo ad oltre 5 dollari.
Quale impatto sui produttori?
Molti produttori canadesi hanno stipulato contratti a termine per coprire i propri rischi o vendere direttamente in altri mercati come il Dawn Hub, in Ontario. In una recente nota di ricerca della Banca nazionale intitolata "AECO is Lame", gli analisti hanno stimato che, in media, solo il 15% dei ricavi dei produttori è esposto ai prezzi del Canada occidentale, tuttavia, i prezzi bassi si traducono in una perdita di ricavi da royalty per il governo dell'Alberta e scoraggiano gli investimenti di capitale.
Chi ci guadagna?
A trarre profitto da questa situazione sono i consumatori di gas ed elettricità nel Canada occidentale e i grandi consumatori industriali come le società attive nel campo delle oil sands e il settore petrolchimico dell’Alberta, che possono contare su costi contenuti a causa dei prezzi particolarmente bassi.
Il regolatore può intervenire?
Jean-Denis Charlebois, alto funzionario del CER, ha spiegato che l’ente sta monitorando la situazione, ma non interverrà in assenza di una richiesta diretta da parte delle parti in causa. Nel 2019, quando i prezzi di AECO hanno subito un crollo più duraturo, l'autorità di regolamentazione ha emanato un protocollo che ha consentito ai caricatori di immagazzinare più gas ed evitare di venderlo a prezzi molto bassi. Tale protocollo è scaduto alla fine del 2020. Il CER è disposto ad aiutare a migliorare la situazione, sia attraverso l'ascolto di proposte tariffarie riviste che tramite appositi incontri atti a favorire la comunicazione tra le parti coinvolte.
Cosa ne pensano i vertici di TC Energy?
TC Energy, società proprietaria di Nova Gas Transmission Line, ha attribuito il calo dei prezzi presso AECO all'abbondante fornitura del Canada occidentale ed alla scarsa capacità delle infrastrutture di trasporto ed ha affermato che la soluzione è costruire capacità extra per contratti di servizio fissi. TC sta lavorando per aggiungere 1,3 miliardi di piedi cubi al giorno di capacità nel 2022 e altri 2,2 miliardi verranno aggiunti tra il 2023 ed il 2026, ma fattori quali la scarsità di manodopera, condizioni meteo avverse, crescenti requisiti ambientali e ritardi normativi stanno rallentando le operazioni.
Fonte Reuters