Nonostante il recupero di ieri (vedi grafico a seguire) i prezzi del gas naturale statunitense hanno recuperato terreno dopo essere scesi al di sotto dei 2 $/mmbtu nella precedente sessione, ma rimangono ancora a livelli molto contenuti e questo a causa di un persistente surplus di produzione nel mercato interno.
In termini reali, i prezzi sono i più bassi mai registrati, ad eccezione del periodo tra febbraio e giugno 2020, quando la prima ondata della pandemia ha colpito un mercato già afflitto da scorte elevate.
I prezzi, attualmente, rimangono sotto pressione anche in presenza di previsioni meteo che indicano l’arrivo di una ondata di freddo negli Stati Uniti occidentali ed anche in corrispondenza di un ritorno in attività dei terminal di esportazione di Freeport LNG.

Il mercato del gas statunitense sembra aver registrato un surplus persistente dall'inizio di settembre 2022, il che ha fatto crollare i prezzi dei futures: il 10 febbraio, le scorte funzionanti nei depositi sotterranei erano di +77 miliardi di piedi cubi (+4%) al di sopra della media stagionale decennale precedente ed il bilancio di stoccaggio ha segnato una significativa inversione di tendenza, se consideriamo che nella giornata del 9 settembre era presente un deficit di 427 miliardi di piedi cubi.
I prezzi stanno inviando un vero e proprio segnale ai produttori di energia, invitando questi ultimi ad utilizzare una maggior quantità di gas a scapito del carbone, con i prezzi del primo che si presentano senza dubbio più economici.
Sul versante della produzione, anche le trivellazioni sia per il gas che per il petrolio dovranno essere ridotte per ridurre la produzione dei giacimenti di gas e del gas associato proveniente dalle formazioni ricche di petrolio. Il numero di impianti di perforazione attivi non ha mostrato una crescita netta dal luglio 2022, secondo i conteggi settimanali compilati dalla società di servizi petroliferi Baker Hughes, con le perforazioni che stanno rispondendo al crollo dei prezzi del petrolio e soprattutto del gas dal secondo e terzo trimestre del 2022, ma sarà probabilmente necessario un ulteriore rallentamento per riportare in equilibrio il mercato del gas.
Fonte Reuters