Secondo i dati di Refinitiv, l'impianto di esportazione di gas naturale liquefatto (GNL) di Freeport LNG, in Texas, ha iniziato a ricevere gas naturale da gasdotto; le esportazioni di GNL dagli Stati Uniti sono in costante aumento da anni e Freeport, il secondo più grande impianto di esportazione di GNL degli Stati Uniti, è una delle numerose strutture chiave per le spedizioni in tutto il mondo, dove la domanda è aumentata vertiginosamente in seguito alla decisione della Russia di interrompere le forniture all’Europa a seguito della situazione in Ucraina.
Il gas ha iniziato a fluire verso Freeport il 14 gennaio e, proprio in questi giorni, potrebbero raggiungere i 69 milioni di piedi cubi al giorno (stima Refinitiv). L’ultimo flusso di gas in ingresso presso il sito di Freeport risale a fine dicembre, ma si trattava di un flusso atto a garantire la manutenzione degli impianti.

Alcuni funzionari di Freeport hanno dichiarato che l'impianto era ancora sulla buona strada per riavviarsi nella seconda metà di gennaio, in attesa delle approvazioni normative. Freeport non ha ancora presentato una richiesta alle autorità di regolamentazione federali per riavviare l’impianto.
I futures sul gas naturale USA hanno reagito molto bene alla notizia e, nel momento in cui queste righe sono scritte, si mostrano in crescita di oltre il 6,5% a quota 3,65 $/mmBtu, con gli investitori che puntano su un riavvio più rapido del previsto e su un meteo potenzialmente più freddo in grado di stimolare la richiesta di gas a fini di riscaldamento.
Il riavvio totale è quindi alle porte? Non è detto, in quanto tale data è stata più volte posticipata, tanto che alcune navi hanno cambiato al destinazione finale. Quando Freeport riavvierà definitivamente gli impianti, la produzione USA si proporrà sicuramente in forte aumento, in quanto il sito può trasformare circa 2,1 bcfd di gas in GNL, circa il 2% della produzione giornaliera degli Stati Uniti.
Fonte Reuters