I paesi dell'Unione Europea hanno ridotto drasticamente il loro consumo di gas, quest'inverno, superando l'obiettivo di ridurre l'uso del gas del 15% nei mesi più freddi mentre tentavano di domare la crisi energetica che ha flagellato il Vecchio Continente.
Scendendo maggiormente nel dettaglio, i dati pubblicati mercoledì dall'ufficio statistico dell'UE Eurostat mostrano che il consumo complessivo di gas nell’UE diminuito del 17,7% da agosto a marzo, rispetto alla media quinquennale di riferimento.
L’obiettivo da conseguire tra agosto e marzo era quello di ridurre il consumo di gas del 15% e faceva parte di tutta una serie di misure varate dai paesi dell’Unione dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina che ha innescato una gravissima crisi energetica contraddistinta da forniture ridotte e prezzi alle stelle.

La maggior parte dei paesi dell'UE ha raggiunto l'obiettivo del 15% e tutti tranne uno (Malta) hanno ridotto il loro consumo di gas nel periodo in oggetto. La Finlandia ha registrato la riduzione maggiore, con una domanda in calo del 56%, mentre la Spagna ha ridotto l'uso di gas dell’11% mentre Malta, al contrario, ha evidenziato un aumento del consumo di gas pari al 13%.
L'Europa ha sperimentato un clima invernale insolitamente caldo, compresi periodi di temperature da record che hanno contribuito a frenare la domanda di gas per il riscaldamento domestico, un contesto che, che spiegano gli analisti, ha consentito di affrontare con successo la difficile situazione.
Il minor consumo di gas ha aiutato i paesi dell'UE a concludere l'inverno con siti di stoccaggio insolitamente pieni che, allo stato attuale, risultano operativi al 57% della capacità totale, più del doppio rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, secondo l'ente industriale Gas Infrastructure Europe, e questo è un elemento che ha stimolato il calo dei prezzi del gas naturale.
Fonte Reuters