Le scorte di gas, in Europa, stanno aumentando ad un ritmo record e, attestandosi al di sopra della media decennale, contribuiscono a mantenere i prezzi del prodotto a livelli contenuti ed a creare una struttura di mercato all’insegna del contango, in quanto gli operatori di settore tendono a pensare che lo spazio di stoccaggio sia prossimo all’esaurimento, anche se, a causa di un numero di carichi di GNL indirizzati verso l’Asia sempre maggiore, molto probabilmente il ritmo di accumulo tenderà ad attenuarsi nel corso delle prossime settimane.
Le scorte di gas nell'Unione Europea e nel Regno Unito (EU28) erano salite a 556 terawattora (TWh) il 6 giugno dopo un minimo post-inverno di 291 TWh registrato il 19 marzo.
Il tasso di accumulo di scorte post-inverno (+266 TWh) è il più veloce mai registrato e a questo punto è di gran lunga superiore alla media decennale precedente (+181 TWh); le scorte sono ora 27 TWh al di sopra della media stagionale decennale e le stime indicano che potrebbero raggiungere una quota media di 959 TWh entro la fine della stagione estiva di stoccaggio.

A questi livelli, il tasso di stoccaggio è insostenibile e, molto semplicemente, non c'è abbastanza spazio per accumulare a questo ritmo fino all’inizio della stagione di riscaldamento (ottobre / novembre).
La situazione attuale, come abbiamo visto in apertura, si riflette sui prezzi che, dopo i picchi registrati nelle settimane passate (207 Euro ad inizio marzo), si attestano al di sotto degli 80 Eur/MWh. La relativa debolezza dei prezzi del gas fornisce anche un incentivo per aumentare l’utilizzo del prodotto in ambito industriale e nella generazione di energia elettrica, nonché per indirizzare un maggior numero di carichi di GNL verso l’Asia; attualmente i prezzi europei del gas sono superiori a quelli dell’Asia per soli 6 Euro, contro i 50 Euro di marzo.
La “questione russa”, tuttavia, rappresenta ancora un problema, poiché non c'è abbastanza capacità di stoccaggio per sostituire le importazioni russe per un lungo periodo, quindi la creazione di scorte stagionali non può proteggere completamente l'Europa da un'interruzione prolungata delle consegne di gas russe nel prossimo inverno.
Le forniture alle famiglie e agli utenti industriali europei rimarranno a rischio anche se le scorte stagionali raggiungeranno un livello record prima del prossimo inverno, motivo per cui i futures di gennaio rimangono elevati e non mostrano segni di calo, ma l’attuale stoccaggio stagionale elevato ridurrà, almeno, parte del rischio derivante da una possibile interruzione di fornitura e dal rialzo eccessivo dei prezzi del gas.
Fonte Reuters