I primi segnali di un calo della domanda di GNL (Gas Naturale Liquefatto) da parte dei compratori asiatici iniziano ad arrivare a mercato e, secondo gli analisti, la causa di tale contrazione sarebbe l’aumento dei prezzi spot che preoccupa alcuni importanti acquirenti come, ad esempio, l’India. Il prezzo spot del GNL è salito a 10,50 dollari per milione di unità termiche britanniche (mmBtu) nella settimana terminata il 19 aprile, il massimo dal 19 gennaio, e in crescita del 26,5% rispetto al minimo di 8,30 dollari, raggiunto all’inizio di marzo.
Già in passato, l’aumento del GNL oltre i 10 dollari per mmBtu aveva indotto alcuni importanti acquirenti, tra cui Cina ed India, a ridurre gli acquisti poiché, a questi livelli, il gas super refrigerato incontra notevoli difficoltà nel competere con altri prodotti disponibili nei mercati locali. Le importazioni di GNL dell'India per aprile sono stimate a 1,90 milioni di tonnellate dagli analisti di materie prime Kpler, in calo rispetto ai 2,26 milioni di marzo e anche al di sotto degli 1,98 milioni di aprile dello scorso anno.
I dati LSEG fissano gli arrivi di GNL in India ad aprile a 1,79 milioni di tonnellate, il minimo di quattro mesi e in calo rispetto ai 2,27 milioni di marzo e agli 1,88 milioni di aprile 2023.
Kpler stima che le importazioni cinesi di combustibile super-refrigerato ad aprile siano state pari a 6,14 milioni di tonnellate, in calo rispetto ai 6,64 milioni di marzo, ma superiori ai 5,31 milioni di aprile dello scorso anno.
Le importazioni di GNL della Cina nel primo trimestre del 2024 sono state forti, molto probabilmente a causa dei prezzi spot più bassi che hanno prevalso per gran parte del periodo di acquisto, ma anche a causa della ripresa di settori dell’economia, in particolare del settore manifatturiero.
Il miglioramento del contesto economico in Cina potrebbe servire a rafforzare la domanda di GNL, ma il prezzo elevato si propone comunque come un ostacolo e molto dipenderà dalla disponibilità di alternative, ed è interessante notare che anche la produzione interna di gas naturale della Cina è in forte aumento, con una produzione nel primo trimestre salita a 63,19 miliardi di metri cubi, in crescita del 5,2% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Giappone
Le economie sviluppate dell’Asia che importano GNL tendono ad essere meno sensibili all’aumento dei prezzi poiché la maggior parte delle importazioni sono garantite da contratti a lungo termine e le importazioni di GNL sono sostanzialmente stabili.
Kpler stima che il Giappone, il secondo maggiore acquirente di GNL al mondo, abbia importato 5,12 milioni di tonnellate in aprile, in calo rispetto ai 5,96 milioni di marzo, ma superiori ai 4,98 milioni di aprile dello scorso anno.
Le importazioni di GNL del Giappone seguono solitamente un modello stagionale di aumento durante i periodi di picco della domanda invernale ed estiva, per poi diminuire durante le stagioni intermedie.
Si prevede che la Corea del Sud, il terzo importatore mondiale di GNL, riceverà arrivi di 4,12 milioni di tonnellate ad aprile, rispetto ai 3,93 milioni di marzo e ai 3,23 milioni di aprile dello scorso anno.
Analogamente al Giappone, le importazioni della Corea del Sud potrebbero diminuire il mese prossimo a causa dei modelli di acquisto stagionali.
Il quadro generale è che i volumi delle importazioni di GNL in Asia probabilmente diminuiranno nei prossimi mesi, a causa sia del consueto calo stagionale della domanda da parte delle economie sviluppate, sia dei prezzi spot più elevati che scoraggiano gli acquisti da alcune nazioni in via di sviluppo.
Fonte Reuters