Dalle crescenti tensioni con la Cina alle interruzioni commerciali causate dal coronavirus, l'agricoltura australiana è stata colpita da una serie di imprevisti, tuttavia, in una sorta di paradosso, le prospettive per gli agricoltori locali raramente sono state migliori di quelle attuali.
L'Australia è uno dei principali esportatori mondiali di frumento e quest’anno il paese è pronto a mettere a dimora il secondo maggior raccolto di sempre, con oltre 30 milioni di tonnellate di prodotto pronte per andare a magazzino, grazie al miglioramento delle condizioni climatiche che ha consentito una produzione decisamente soddisfacente.
Secondo Andrew Whitelaw, analista agricolo di Thomas Elder Markets, le pessime condizioni meteo in altre aree geografiche faranno si che i principali acquirenti di frumento australiano, tra cui annoveriamo Indonesia, Thailandia e Vietnam, aumentino le acquisizioni dall’Australia, conferendo così una marcia in più alle esportazioni della nazioni.
“Negli ultimi anni - afferma Whitelaw - non abbiamo mai avuto i volumi necessari per soddisfare la richiesta in arrivo dal Sud Est Asiatico, ma ora non solo abbiamo un raccolto eccezionale, ma abbiamo anche la disponibilità per coprire le esigenze di paesi che hanno sofferto di raccolti poco floridi”.

Di fatto il clima secco sta arrecando danni nelle principali regioni di crescita dell’emisfero settentrionale, ragion per cui la fornitura limitata sta giocando a favore dell’Australia: “Se le cose vanno male in Russia - continua Whitelaw - allora per noi si apre uno spiraglio verso i grandi importatori del Nord Africa e del Medio Oriente”.
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