Le proposte dell'Unione Europea per attenuare l'impatto dell'aumento dei prezzi dell'energia non proteggeranno i produttori di metalli da ulteriori tagli alla produzione e perdita di posti di lavoro: questo è quanto affermano alcuni gruppi industriali di settore.
La Commissione europea, l'esecutivo dell'UE, ha reso noto che verranno implementate una serie di misure, inclusa la raccolta di fondi per oltre 140 miliardi di euro, atte a proteggere i consumatori dall'impennata dei prezzi dell’energia e tra queste misure vi sarà anche l’obbligo per i paesi UE di ridurre il consumo di elettricità del 5% durante le ore di punta, tuttavia i produttori mostrano un elevato scetticismo in merito all’effettivo impatto dei provvedimenti: “Queste misure non sono sufficienti - affermano i vertici di European Aluminium, che rappresenta oltre 600 stabilimenti in 30 paesi - e non salveranno l'industria dell'alluminio ad alta intensità energetica da ulteriori tagli alla produzione, perdita di posti di lavoro e, forse, da una totale interruzione delle operazioni” (European Aluminium spiega che entro la fine dell’anno la capacità di produzione europea sarà dimezzata ad 1,1 milioni di tonnellate).

Alle dichiarazioni di European Aluminium fanno eco quelle di Eurofer, i cui vertici affermano: “Le situazioni di emergenza richiedono misure di emergenza anche per l’industria. Le proposte della Commissione mostrano un'ambizione e una portata limitate, in quanto non ridurranno i prezzi dell'energia ed i costi per l'industria siderurgica”.
Il settore siderurgico europeo produce circa 153 milioni di tonnellate all'anno e impiega 310000 lavoratori ed entrambi i gruppi hanno chiesto misure per ridurre i costi di elettricità e gas per l’industria.
La proposta UE non includeva l’applicazione di un tetto massimo al prezzo del gas russo, in quanto i paesi membri sono divisi su questo argomento, con alcuni che pensano che una sia implementazione possa rivelarsi controproducente in termini di capacità di approvvigionamento nel periodo invernale.
Il presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha dichiarato mercoledì che l'esecutivo stava "discutendo" i massimali di prezzo e aveva avviato colloqui con la Norvegia sull'abbassamento dei prezzi del gas.
Fonte Reuters