Stando alle recenti affermazioni di un alto funzionario della cinese PetroChina, la domanda di carburanti della Cina è destinata ad aumentare, nel 2022, anche in presenza di nuovi focolai di Covid in un contesto che vede l’economia locale espandersi in modo accettabile.
Le dichiarazioni di PetroChina giungono in un momento di mercato contraddistinto dall’introduzione di nuove restrizioni agli spostamenti in numerose regioni della Cina, compreso il centro nevralgico di Shanghai, dove sono stati chiusi gli stabilimenti industriali intaccando al richiesta di prodotti petroliferi raffinati: “Per l'intero anno 2022, la crescita economica della Cina rimarrà in un intervallo ragionevole, quindi ci aspettiamo che la domanda di prodotti petroliferi raffinati rimanga superiore a quella dell'anno scorso”: questo il commento di Wang Hua, direttore finanziario di PetroChina, reso pubblico da Reuters che, sostanzialmente, si mostra in linea con le dichiarazioni rilasciate da Sinopec (maggior raffinatore asiatico) nel mese di aprile.
PetroChina ha sottolineato come le restrizioni si siano tradotte in un aumento delle scorte di prodotti rispetto ai livelli di inizio anno, con la società che ha tentato di espandere le operazioni di marketing, regolare la capacità di raffinazione ed i tassi di lavorazione e riorganizzare le esportazioni al fine di “limare” i volumi in eccesso; l’intervento di PetroChina, grazie anche al miglioramento della situazione dal punti di vista della pandemia, ha reso il risultato sperato, in quanto, come spiega il vicepresidente della società, i livelli di stoccaggio risultano in flessione.
Dopo i risultati del primo trimestre della scorsa settimana, Chai Shouping, il segretario del consiglio di amministrazione della società, ha detto ad analisti e media che il gruppo non aveva intenzione di acquistare petrolio e gas scontati dalla Russia in quanto la situazione pare evolversi secondo le attese.
Nella sua analisi, Chai afferma di attendersi un aumento dei prezzi del gas naturale destinato all’utilizzo interno nel corso del 2022, un incremento atto a compensare le perdite derivanti dall’aumento del costo del gas sulla piazza globale.
Fonte Reuters