A fine maggio fondi e speculatori hanno indotto un marcato calo nelle quotazioni del caffè sia sulla piazza di New York che su quella di Londra, tuttavia, i prezzi risultano ampiamente sopra la media a testimoniare le persistenti preoccupazioni per le basse scorte globali e per le continue difficoltà che devono affrontare numerose regioni produttrici come il Brasile, dove il freddo aumenta notevolmente il rischio climatico nel sud e nel sud est del paese.
Possibili problemi anche in Indonesia, dove alcune importanti torrefazioni hanno annunciato l’intenzione di acquisire per la prima volta caffè robusta dal Brasile, cercando di soddisfare la crescente domanda interna (il paese è il quarto produttore di caffè, con un focus sulla produzione di Robusta). Tra le aziende intenzionate ad acquisire i chicchi brasiliani troviamo Kopi Kita (la principale torrefazione di caffè indonesiana) e quanto sta avvenendo rappresenta un cambiamento significativo poiché, nel 2023, l’azienda si è concentrata principalmente sui chicchi di Arabica brasiliani per comporre le sue miscele. Con l’aggravarsi della siccità, le proiezioni di un raccolto di 6 milioni di sacchi, pari al risultato del 2023, sono insufficienti a soddisfare la domanda indonesiana e quella dei suoi acquirenti in Asia.
Sulle borse internazionali persiste la volatilità dovuta all'incertezza dello scenario globale e ai movimenti speculativi dei mercati e, inoltre, la situazione climatica nel Brasile centro-meridionale sta intensificando il clima secco e freddo, colpendo le aree di produzione; le spedizioni di caffè sono in aumento, con un notevole incremento dei volumi sia di arabica che di robusta che riflette la continua domanda, tuttavia, i prezzi continuano ad essere soggetti a fluttuazioni, influenzati da fattori climatici e speculativi.
Fonte CafePoint