Il nuovo lockdown imposto dal governo del Vietnam aumenta i timori relativi alla fornitura di caffè globale: scendendo maggiormente nel dettaglio, il centro di esportazione di Ho Chi Minh è stato sottoposto a rigide restrizioni sui trasporti a seguito di un aumento dei casi della variante Delta e questo preoccupa il mercato di settore in quanto il Vietnam è un grande produttore di robusta ed i prezzi all'ingrosso sono aumentati di circa il 50% quest’anno.
Il blocco di Ho Chi Minh City significa che gli esportatori dovranno lottare per far confluire le merci ai terminal di esportazione e questo, ovviamente, vale anche per il caffè.
Le restrizioni ai viaggi rappresentano un altro problema per gli esportatori, che già affrontano una grave carenza di container e l'aumento dei costi di trasporto. La città e i suoi porti sono una parte fondamentale della rete marittima globale che si estende dalla Cina all’Europa.

Grafico Robusta by Barchart
La Vietnam's Coffee-Cocoa Association e altre organizzazioni commerciali hanno chiesto al governo del paese di allentare le restrizioni per aiutare a prevenire ulteriori ritardi nelle spedizioni e i relativi costi.
La scorsa settimana, il ministro dei trasporti vietnamita ha risposto alle sempre più pressanti richieste ordinando alle autorità regionali del sud del paese di adottare misure per alleviare gli oneri inutili sul trasporto di merci, compreso il caffè.
I problemi affrontati dai produttori vietnamiti sono solo i più recenti a colpire il settore del caffè. Il Brasile, il più grande produttore mondiale di caffè Arabica, ha visto i suoi raccolti colpiti da siccità e gelate - una delle peggiori dal 1994 - che hanno spinto il costo del caffè verde al livello più alto in quasi sette anni.
Fonte CafePoint