Secondo la società commerciale Volcafe, il deficit globale di caffè sarà maggiore del previsto a causa delle condizioni meteorologiche estreme e dei ritardi nelle spedizioni.
I tecnici di Volcafè hanno rivisto a rialzo le stime relative alla carenza di offerta del 3,4% rispetto alla previsione precedente, una revisione che indica un possibile deficit di quasi 12 milioni di sacchi nella stagione 2021 - 2022 che prenderà il via nel mese di ottobre.
Secondo la società, a determinare la carenza di offerta è un mix di fattori tra cui annoveriamo l’aumento dei casi di Covid 19 e la scarsità di container disponibili per le esportazioni. Volcafè ha anche evidenziato come la recrudescenza della pandemia, insieme alle condizioni meteorologiche estreme nelle regioni di coltivazione di caffè arabica in Brasile, si sia tradotta in un aumento dei prezzi a massimi pluriennali.
Secondo i tecnici di Volcafè la produzione di arabica del Brasile, già ridotta a causa del ciclo off in cui versano le piantagioni, sarà pari a 30,9 milioni di sacchi, 2,1 milioni in meno rispetto alla precedente stima nonché volume più contenuto in ben 14 anni.
Il clima secco avrebbe anche ridotto il potenziale produttivo del prossimo anno di quasi 5 milioni di sacchi, mentre le gelate hanno danneggiato altri 4 milioni di sacchi, ha affermato l'operatore. Tutto questo lascia il Brasile con un potenziale raccolto di Arabica di 45 milioni di sacchi per il prossimo anno.
Secondo il rapporto, la domanda di caffè dovrebbe crescere dell'1,5% nella stagione 2021 - 2022, al di sotto della media a lungo termine del 2,4%, tuttavia, le scorte tendono a diminuire nei paesi consumatori a causa della mancanza di container.
Fonte CafePoint