La European Coffee Federation (FEC) ha pubblicato il suo rapporto sulle scorte nella giornata del 31 luglio, un rapporto che evidenzia come il volume a magazzino sia in aumento nel corso degli ultimi mesi, tuttavia, le scorte di giugno (8,41 milioni di sacchi) rimangono al di sotto della media storica del periodo (13,26 milioni di sacchi), il che potrebbe fungere da supporto per i prezzi nei prossimi mesi.
In termini di tipologia di caffè, sia gli Arabica naturali che quelli lavati hanno mostrato un leggero aumento negli ultimi due mesi, mentre i Robusta hanno visto una crescita più marcata, tuttavia, le scorte di tutte e tre le varietà si attestano al di sotto delle medie storiche.
Grafico Tradingview
I bassi livelli delle scorte riflettono principalmente la debolezza delle importazioni dell’UE tra il 2023 e l’inizio del 2024, combinata con una domanda interna resiliente, che ha portato a un rapido calo delle scorte tra la metà del 2023 fino a marzo 2024, raggiungendo i minimi storici degli ultimi decenni.
Analizzando i numeri cumulativi per il 23/24 (ottobre/23-maggio/24), le importazioni dell’UE rimangono 921,76 mila sacchi al di sotto della media e 914,82 mila sacchi al di sotto dello scorso anno.
Per quanto riguarda le origini, si è registrato un aumento dei chicchi brasiliani durante la stagione europea 23/24, riflettendo principalmente la riduzione delle importazioni da Vietnam, India e Indonesia. Nel frattempo, nel caso degli Arabica lavati, si è registrato un aumento della quota delle importazioni dalla Colombia e dal Perù, a differenza dei paesi dell’America centrale e del Messico, che hanno ridotto la loro quota.
Fonte CafePoint