La Federazione nazionale dei coltivatori di caffè della Colombia (FNC) ha riferito che, a giugno, la produzione di caffè Arabica è scesa del 10%, a 951000 sacchi a fronte di una produzione di 1,1 milioni di sacchi nello stesso periodo del 2021. L'aggiornamento potrebbe aumentare le preoccupazioni del mercato in merito all'offerta globale del prodotto, un elemento che concorre a mantenere elevata la volatilità dei prezzi sulla piazza di New York.
La Colombia ha registrato un calo della produzione, giustificato dai problemi climatici: mentre in Brasile La Niña riduce le precipitazioni, nel paese vicino il produttore deve fare i conti con precipitazioni eccessive e la FNC ritiene che la produzione continuerà a diminuire nella seconda metà del 2022.
Il rapporto sottolinea anche che, da gennaio a giugno, la produzione colombiana ha superato i 5,4 milioni di sacchi, un volume che rappresenta il 5% in meno rispetto ai 5,7 milioni di sacchi prodotti nello stesso periodo del 2021.

Negli ultimi 12 mesi il calo è più marcato e si attesta al 9%, ovvero quasi 12,3 milioni di sacchi mentre, su base stagionale, la contrazione è pari all’11%.
Le spedizioni colombiane, nel mese di giugno, si mostrano in aumento e la FNC evidenzia un incremento del 6% a 939000 sacchi contro gli 800000 dello stesso periodo nel 2021. Negli ultimi 12 mesi lo scenario è di stabilità. Secondo la FNC, il volume esportato è di 12,5 milioni di sacchi mentre, su base stagionale, la FNC evidenzia una contrazione del 2% con 9,2 milioni di sacchi esportati contro i 9,4 milioni della stagione passata.
Fonte CafePoint