In uno scenario che si mostra diametralmente opposto a quello degli anni passati, le precipitazioni che attingono le aree del Brasile dedicate alla coltivazione del caffè si presentano molto intense e, nel mese di aprile, si attestano nettamente al di sopra della media.
Nella regione di Carmo do Rio Claro, ad esempio, il volume ha già superato i 140 mm, quando la media prevista è di 89,4 mm e lo stesso scenario si riscontra a Caconde, con accumuli di 140,80 mm, quando la media attesa è di 70,05 mm, ed a Alpinópolis, dove il volume è anche più del doppio rispetto alla media prevista, una condizione che si ripete in altri comuni produttori, comprese le aree del Cerrado Mineiro.

Le piogge, in precedenza attese con trepidazione dai produttori, potrebbero ora rivelarsi deleterie per il raccolto 2023 che, nelle principali aree produttive, presenta un’evoluzione sostanzialmente lenta: secondo Alysson Fagundes, ricercatore e agronomo della Fondazione Procafé, l'instabilità meteorologica delle ultime settimane ha ritardato l'inizio della raccolta in alcune aree di monitoraggio della Fondazione e, inoltre, i dati Sismet confermano che le precipitazioni che hanno attinto il Brasile nel mese di aprile 2023 sono superiori a quelle registrate nei tre anni passati e, in alcune aree superiori a quelle degli ultimi cinque anni.
È ancora troppo presto per quantificare un eventuale impatto sul raccolto, tuttavia è noto che alcuni danni sono già visibili con possibili ripercussioni sulla qualità finale della produzione.
Fonte CafePoint