Nonostante la diffusione della variante Omicron praticamente in tutto il mondo, la domanda di cioccolato continua a mantenersi elevata: in America si continua a consumare dolciumi subito dopo le feste natalizie mentre San Valentino e Pasqua sono praticamente alle porte e questo ha indotto un aumento di oltre il 5% delle vendite al dettaglio su base trimestrale; dati positivi, per i prezzi, anche dal fronte dell’offerta che si rivela contenuta soprattutto per quanto concerne i carichi in arrivo dalla Costa d’Avorio, il maggior produttore di cacao su base mondiale.
Tutto ciò sta facendo salire i prezzi del cacao, l'ingrediente principale del cioccolato, con i prezzi dei futures sulla piazza di New York che si attestano ai livelli più elevati in oltre due mesi.
Il rally è un'inversione di tendenza per il cacao che, nel 2021, ha fornito una delle performance peggiori dell’intero settore, in un contesto che, ironia della sorte, vede il prodotto contraddistinto da una forte offerta che sostiene i prezzi poiché il cacao non è oggetto di inflazione e rimane tutto sommato a buon mercato, una situazione diametralmente opposta a quella di altre commodities afflitte da prezzi elevati che rappresentano una vera e propria sfida.
Il grinding (macinazione, un elemento in grado di fornire indicazioni sulla domanda) è aumentato dell’1,7% in Costa d’Avorio, nel mese di dicembre, a fronte di un calo del 4,7% dell’arrivo di cacao nei terminal dall’inizio della stagione (1 ottobre 2021) al 9 gennaio.
Con le esportazioni in calo, gli acquirenti stanno invece sfruttando le riserve nazionali e le scorte certificate nei terminal statunitensi sono diminuite di oltre il 20% rispetto al picco dello scorso anno.
"Con più segnali di riduzione della produzione dell'Africa occidentale in questa stagione, il cacao può riprendere slancio al rialzo", ha affermato in una nota Hightower Report.
Fonte Bloomberg