La guerra dei prezzi scatenatasi tra i maggiori produttori di cacao mondiali sta sconvolgendo la piazza di New York.
I commercianti si rifiutano di pagare il prezzo elevato richiesto da Costa d’Avorio e Ghana e ricorrono al prodotto più economico che sostiene l’ICE Future USA, e questo ha condotto il contratto dicembre 2020 ad un premio record rispetto al contratto successivo.
La situazione in oggetto si presenta proprio mentre la pandemia di coronavirus ha pesantemente intaccato la domanda riducendo i profitti praticamente per l’intero settore. Molti acquirenti, in origine, avevano accettato di pagare i prezzi elevati richiesti dai produttori, ma la carenza di domanda ha fatto si che il mercato si rivelasse ben fornito, ragion per cui, attualmente, i compratori preferiscono affidarsi a prodotti terzi.
“Il mercato del cacao è diventato un campo di battaglia - spiega Judy Ganes, presidente di J. Ganes Consulting - gli acquirenti sono rimasti in una posizione scomoda e hanno cercato di rinegoziare l'accordo chiedendo un abbassamento dei premi: la risposta è stata negativa, e questo rende il cacao in stock certificato relativamente economico”.

La Costa d'Avorio e il Ghana, che rappresentano quasi il 70% della produzione globale, lo scorso anno hanno concordato di addebitare un premio di $ 400 la tonnellata sui prezzi dei futures per aiutare i coltivatori, un premio che si aggiunge a quello per la qualità ed a quello eventuale riferito alla provenienza geografica del cacao.
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