I principali acquirenti di cacao hanno accettato di pagare un premio e sostenere un prezzo minimo sul cacao venduto dalla Costa d'Avorio e dal Ghana come parte di un accordo raggiunto nella passata settimana volto a combattere la povertà dilagante tra gli agricoltori delle due nazioni dell’Africa.
Gli acquirenti, quindi, sosterranno il cosiddetto LID (living income differential) che consta di un valore fisso pari a 400 dollari per tonnellata di cacao su tutti i contratti stipulati con Costa d’Avorio e Ghana, i due maggiori produttori mondiali di cacao.
Gli acquirenti pagheranno anche un premio in ciascuna delle due nazioni africane che consentirà alle autorità di regolamentazione di fissare un prezzo minimo del cacao pari a 2600 dollari per tonnellata, una condizione che dovrebbe consentire agli agricoltori di incrementare sensibilmente le entrate migliorando così il tenore di vita.
Tra gli acquirenti che hanno accettato la nuova linea commerciale troviamo Hershey, Mars, Blommer Chocolate, Nestle, Sucden, Mondelez, Touton, Barry Callebaut, Cargill, Ferrero, Olam ed Ecom Trading.

Entrambi i paesi hanno lottato per raggiungere tale obiettivo di prezzo, spingendo la Cote d'Ivoire-Ghana Cocoa Initiative (CIGCI) a collaborare con l'industria su un meccanismo di prezzo: “Le aziende di settore si sono incontrate con i governi della Costa d'Avorio e del Ghana per rinnovare il sostegno alla LID come punto di partenza verso il raggiungimento del reddito di sussistenza per gli agricoltori”, spiegano i vertici della CIGCI, un parere condiviso anche dall’amministratore delegato di Touton, Patrick De Boussac, che ha spiegato come la società stia tentando di migliorare la retribuzione degli agricoltori definendo l’accordo come un passo in avanti in questo senso.
Fonte Reuters