Un bel giorno, si è rotto un equilibrio.
Il toscanaccio ha esagerato. Eh sì. Ciò che non doveva fare. L’atto di lesa maestà a Juncker è un atto grave, secondo i canoni europei.
Renzi ha suscitato a Bruxelles il ricordo di Berlusconi. L’incubo di Berlusconi. È incredibile, ma c’è riuscito.
Dicendo che i criteri di flessibilità (quali? Tutti da scoprire, ovviamente) sono opera sua e non dell’illuminato Juncker, si è consegnato all’ira mitteleuropea, di cui Juncker, come un maggiordomo (avete visto l’atteggiamento? Non sembra?), è cultore intransigente.
Sono stato io, ha detto Juncker in conferenza stampa, a inserire i criteri di flessibilità. Bravo Juncker, digliene quattro a quel toscanaccio presuntuoso. Poi, quando hai tempo, spiegaci un po’ meglio tutta la flessibilità che hai inserito nel sistema Europa. Un’altra volta, quando hai tempo.
L’Italia è diventata appetibile agli investimenti esteri, se ne facciano una ragione, ha replicato Renzi. Bravo Renzi, digliene quattro a quel lussemburghese da strapazzo.
Quando puoi, spiegaci dove hai visto tutta questa appetibilità. Anche Tu, quando hai tempo, un’altra volta.
A noi, non resta che stare a osservare questo battibecco, che ci sembra un deja vù. Avete visto come di colpo le sofferenze delle banche italiane sono diventate insostenibili? Avete visto come la Borsa Italiana è crollata di botto a inizio settimana? Di colpo, l’Italia è diventata un paese a rischio, le banche mezze fallite, il debito non più sostenibile. Insomma: l’incubo Berlusconi ritorna, targato Renzi. A presto, per i bollettini sullo spread Italia-Germania.