Una importante fonderia di alluminio nel nord della Francia è costretta a ridurre la produzione del 15% a causa del brusco aumento del prezzo dell’elettricità: questo afferma un portavoce della fonderia di Dunkerque, che ha una capacità annua di circa 285000 tonnellate; il sito produttivo ha già ridotto l’output del 10% e, nella prossima settimana, praticherà una ulteriore riduzione del 5%.
Quello di Dunkerque è uno dei numerosi impianti di alluminio in Europa a ridurre la produzione rispetto al mese scorso e questo in risposta ai prezzi record dell'elettricità che hanno drasticamente ridotto i margini di guadagno dell'industria ad alta intensità energetica.
Un funzionario sindacale della CGT presso il sito, Laurent Geeraert, ha dichiarato ad una stazione radio locale che i tagli sarebbero stati amplificati a circa il 25% della capacità se i prezzi dell'elettricità non fossero diminuiti.
La fonderia di Dunkerque è tra i grandi utilizzatori di energia che discutono di misure di soccorso con il governo francese e la controllata statale EDF che gestisce la rete energetica della nazione; Dunkerque ottiene circa il 60% della sua elettricità attraverso un regime tariffario preferenziale, ma è esposta ai prezzi di mercato per il restante 40%.
Il ministro delle finanze francese ha dichiarato che stava lavorando a ulteriori misure per limitare l'aumento dei prezzi dell'elettricità, con il governo consapevole dell'onere per i consumatori in vista delle elezioni presidenziali di aprile.
La società di private equity American Industrial Partners ha acquisito il sito di Dunkerque lo scorso anno a seguito di un default del debito da parte di un'unità del precedente proprietario GFG Alliance. L'acquisizione è stata contestata da GFG, che è di proprietà del magnate delle materie prime Sanjeev Gupta.
Fonte Reuters