L'America è ancora in preda alla pandemia, con infezioni record in molti stati che impongono nuove restrizioni, mentre alcune altre parti del mondo si stanno riprendendo. Il consumo di benzina negli Stati Uniti è crollato al minimo degli anni durante i soliti periodi di alta domanda del Ringraziamento e delle vacanze di Natale. La perdita della domanda è così acuta che alcune raffinerie statunitensi sono rimaste inattive e questo giustifica anche la propensione dei sauditi ad inviare meno carichi negli USA, in quanto risulta più conveniente concentrarsi sulla piazza asiatica, dove la ripresa è più marcata e, inoltre, per l'Arabia Saudita, tagliare le spedizioni negli Stati Uniti è il modo più rapido per segnalare al mercato più ampio che si sta restringendo l’offerta.
A maggio e giugno, le consegne saudite negli Stati Uniti sono più che raddoppiate rispetto a un anno fa all'indomani di un'aspra guerra dei prezzi con la Russia ma, da allora, le spedizioni di petrolio saudita negli Stati Uniti sono diminuite costantemente: a novembre e poi di nuovo a dicembre, hanno consegnato ai clienti solo 73.000 barili al giorno, mostrano i dati preliminari della US Energy Information Administration.
Fonte Bloomberg