Secondo un'agenzia governativa, le spedizioni di cereali della Russia nella stagione iniziata a luglio ammontavano a 23,3 milioni di tonnellate al 10 novembre. Il governo prevede che le esportazioni ammontino a 50 milioni di tonnellate durante la stagione, con il frumento che rappresenta la maggioranza delle stesse.

“È un intervento nella norma - afferma Dan Basse, presidente di AgResource - non è qualcosa di superiore alle attese, anzi, è meno di quanto ci attendessimo”.
Sebbene ci siano state preoccupazioni relative a danneggiamenti del prossimo raccolto derivanti dal clima secco, la proposta del ministero suggerisce che i funzionari - per ora - non sono eccessivamente preoccupati.
L’intervento della Russia avviene in un momento che vede i mercati internazionali sotto stress a causa della corsa ai rifornimenti delle nazioni: la Cina sta aumentando gli acquisti di frumento, e lo stesso vale per una miriade di nazioni che vogliono assicurarsi un’adeguata fornitura.
Fonte Bloomberg