Il prezzo del caffè permane a livelli elevati e non si evidenziano variazioni dei fondamentali in grado di modificare tale tendenza; attualmente le scorte di caffè sono scarse sia nei paesi produttori che nei paesi consumatori e le condizioni climatiche avverse presenti a livello globale nelle aree dedicate alla coltivazione del caffè paiono pronte a protrarsi nel tempo proprio in un momento in cui il consumo globale di caffè si presenta in aumento, soprattutto in Asia, dove la Cina inizia a giocare un ruolo di rilievo aumentando costantemente, anno dopo anno, le importazioni del prodotto.
La settimana scorsa il presidente della NCA, la National Coffee Association of the USA, il più grande consumatore di caffè al mondo, ha annunciato in un comunicato stampa che l'attuale consumo giornaliero di caffè negli USA è il più alto degli ultimi 20 anni ed anche in Brasile, secondo maggior consumatore, la richiesta rimane elevata, con il solubile che raggiunge quota 5.235 tonnellate nel primo trimestre 2024, in crescita del 5,3% rispetto alle 4.970 tonnellate consumate da gennaio a fine marzo dello scorso anno.
Una recente indagine condotta da Circana ha mostrato una crescita significativa del consumo di caffè in 12 importanti centri di consumo. Secondo l'analisi, il consumo globale della bevanda ha registrato lo scorso anno un aumento del 5%, superando addirittura il 3% registrato negli Stati Uniti, principale partner commerciale del Brasile: "Questo trend di crescita è stato osservato in 11 dei 12 paesi analizzati, con la Cina che emerge come pioniere, registrando il tasso di crescita più elevato nel consumo di caffè” (fonte: sito Noticias Agricolas).
La produzione di caffè robusta in Asia è al collasso. Le condizioni meteorologiche rendono difficile il lavoro sul campo e il mercato lo ha già scontato, raggiungendo nelle ultime settimane prezzi record. Il Vietnam, la cui produzione era già in fase di contrazione nel corso dell’anno passato, sta subendo un vero tracollo produttivo e, in un clima di siccità, non sembra che tale tendenza sia prossima all’inversione. Secondo recenti dati pubblicati dal portale Nongnghiep, testata locale del Vietnam, le principali zone di produzione versano in condizioni critiche nelle piantagioni di caffè e vale la pena ricordare che il caffè vietnamita ha la caratteristica di "resistere" a massime così elevate, ma a patto che sia presente una minima quantità di acqua, cosa che non sta accadendo.
Lo scenario complessivo, inoltre, è aggravato dai problemi logistici, accentuati dalla complessa situazione in Medio Oriente.
Fonte CafePoint