Benvenuti su Commodities Trading
Vai alla tua area riservata   Accedi | Hai dimenticato la password?
Il primo portale italiano per il trading sulle materie prime

spread trading | segnali operativi | opzioni su materie prime | corsi di trading


Venezuela: per riportare la produzione di greggio ai livelli del ’98 servono 58 miliardi di dollari



La Redazione Articolo pubblicato il 12/05/2021 12:00:00

Nel documento citato da Reuters, la controllata statale venezuelana PDVSA affermava di essere alla ricerca di capitale straniero da impiegare nel recupero e nell’aggiornamento delle infrastrutture petrolifere che, in un prossimo futuro, opereranno con un nuovo modello di business.



 

Un recente documento visionato dagli analisti di Reuters mostra come il Venezuela avrebbe bisogno di almeno 58 miliardi di dollari per riportare la produzione di petrolio ai livelli del 1998, ovvero prima dell’ascesa al potere dell’ex presidente Hugo Chavez (nell’immagine a seguire), quando Caracas poteva sfoggiare un output di 3,4 milioni di barili giornalieri di greggio.

Nel documento citato da Reuters, la controllata statale venezuelana PDVSA affermava di essere alla ricerca di capitale straniero da impiegare nel recupero e nell’aggiornamento delle infrastrutture petrolifere che, in un prossimo futuro, opereranno con un nuovo modello di business.

 

Il principale nuovo modello di partnership PDVSA descritto nel documento è stato l'utilizzo di contratti di servizi di produzione (ASP): in base a questi accordi, gli appaltatori finanzierebbero il 100% delle operazioni nei giacimenti petroliferi e in cambio riceverebbero una parte del flusso di cassa gratuito del progetto, mentre il Venezuela rimarrebbe l’unico proprietario dei giacimenti e delle annesse infrastrutture.

Nel mese di marzo la produzione di petrolio del Venezuela ammontava a soli 578000 barili giornalieri (dati con fonte OPEC) a fronte degli 1,28 milioni di barili giornalieri che rappresentavano il target per il 2021 previsto dal governo locale.

La proposta giunge proprio mentre il presidente Nicolas Maduro sta tentando di ricucire i rapporti con il settore privato al fine di attrarre investimenti atti a ricostruire l’economia al collasso della nazione: si tratta di un programma che, se realizzato, invertirebbe il rafforzamento del controllo statale sviluppatosi sotto l’amministrazione socialista di Chavez.

 

Secondo il documento i tre principali obiettivi dell'industria petrolifera venezuelana sono: stabilizzare e recuperare la produzione di greggio e gas, ripristinare l’affidabilità, la sicurezza e la qualità delle operazioni e rifornire completamente il mercato interno.

Gli USA hanno imposto sanzioni al Venezuela al fine di estromettere Maduro, sanzioni inasprite nel 2019 sotto l’amministrazione Trump che hanno fortemente penalizzato la capacità di PDVSA di attrarre investimenti poiché eventuali partner commerciali di Caracas sarebbero finiti quasi sicuramente nella black list di Washington.

Complessivamente PDVSA ha individuato 152 opportunità di investimento che richiedono 77,6 miliardi di dollari di capitale di cui oltre 69 miliardi sarebbero destinati alle infrastrutture atte alla produzione di greggio e gas: di questi, 58 miliardi di dollari sono necessari per riportare la produzione di greggio dalle joint venture e dai giacimenti petroliferi della PDVSA ai livelli del 1998, mentre altri 11,3 miliardi di dollari andrebbero ai giacimenti di gas onshore e offshore; PDVSA ha anche stimato che sono necessari 7,65 miliardi di dollari per rilanciare oleodotti, progetti di iniezione di gas a giacimenti petroliferi, terminali e raffinerie che sono inattivi o con prestazioni insufficienti a causa della mancanza di manutenzione.

L'opposizione ha sviluppato un proprio piano per ristrutturare il settore e attrarre investimenti a seguito di un potenziale cambiamento di governo: un comitato tecnico che ha collaborato con l'opposizione lo scorso anno ha fissato obiettivi meno ottimistici, con il capitale necessario che ammonterebbe a 98 miliardi di dollari con un target di produzione a quota 2,2 milioni di barili giornalieri.

 

Fonte Reuters

Abbonamenti
per i segnali operativi
Commodity Report
Rispetto a chi fornisce i soliti "segnali di trading", CommoditiesTrading è l'unica ad offrirti un servizio unico e molto vantaggioso: IL COMMODITY ... leggi tutto

Questo sito non costituisce un’offerta o un impegno o un consiglio od una raccomandazione per l’acquisto di valori mobiliari. Le informazioni contenute in questo sito sono puramente indicative. In nessun caso COMMODITIES TRADING è responsabile dei danni che possono derivare dall’uso delle informazioni contenute in questo sito.

Le performance passate hanno molte limitazioni. Nessuna informazione nel sito vuol fare intendere che in futuro si potranno ottenere gli stessi profitti o perdite potenziali. Risultati completamente differenti da quelli presentati possono derivare ad esempio da modifiche strutturali del mercato, movimenti puntuali esplosivi e incontrollati del mercato, errori di sovradattamento del sistema ai dati. Le performance passate non sono indicazione né garanzia di performance future.

Il trading nei Futures è un’attività di investimento ad alto rischio per la quale è possibile perdere anche più del capitale depositato sul conto di trading. Entrando in questo sito si conferma di essere consapevoli dei rischi associati all’investimento in Futures.

La legge di riferimento per le informazioni contenute in questo sito è quella italiana. Eventuali persone che intendono utilizzare i nostri software dovranno verificare in autonomia e sotto la propria responsabilità le norme locali.
Tutti i diritti sono riservati © COMMODITIESTRADING ( è una divisione di Trading Media Company SRL ) - Aggiorna le preferenze cookies
Sito web realizzato da NapoliWeb S.r.l. | Web Agency Napoli