Nel corso della sessione di ieri il petrolio è stato oggetto di una intensa tornata di vendite che ha condotto i prezzi del WTI a chiudere la seduta di poco al di sopra dei 70 dollari per barile con un calo di quasi il 5%; la price action è imputabile all’alleviarsi della tensione in Libia, dove esportazioni e produzione di oro nero potrebbero presto riprendere.
Le news in arrivo arcato indicano che le autorità governative della Libia hanno concordato di nominare un nuovo governatore della banca centrale entro 30 giorni dai colloqui sostenuti ONU, secondo una dichiarazione firmata dai rappresentanti di tali organi; le esportazioni di petrolio libico nei principali porti sono state interrotte lunedì e la produzione è stata ridotta in tutto il paese, hanno dichiarato alcuni operatori di settore, sottolineando come allo stato attuale, seppur con segnali di attenuazione, risulti ancora in essere la tensione tra le fazioni in campo che lottano per il controllo della banca centrale e delle entrate derivanti dal greggio.
Grafico Tradingview
La National Oil Corp (NOC) ha dichiarato forza maggiore sul suo giacimento petrolifero El Feel dal 2 settembre; la produzione totale era crollata a poco più di 591.000 barili al giorno (bpd) al 28 agosto da quasi 959.000 bpd il 26 agosto, ha affermato la NOC, mentre la produzione era di circa 1,28 milioni di bpd il 20 luglio, ha affermato la società.
A peggiorare la situazione sono i dati macroeconomici in arrivo dalla Cina, che mostrano come i nuovi ordini di esportazione siano diminuiti per la prima volta in otto mesi, a luglio, in un contesto che vede i prezzi delle nuove case aumentare al ritmo più contenuto da inizio 2024.
Anche le speranze che la driving season statunitense avrebbe spinto i prezzi a nuovi massimi non si sono concretizzate, ha affermato Fawad Razaqzada, analista di mercato presso Forex; i futures sulla benzina degli Stati Uniti sono scesi di quasi il 6% al minimo da dicembre 2021, poiché la fine della stagione di guida estiva ha pesato sulla domanda di carburante per motori: "Il fatto che i dati recenti non mostrino segni di accelerazione della domanda di importazioni in Cina, Europa o Nord America indica una situazione in cui il mercato del petrolio non sarà così stretto come previsto qualche mese fa", ha affermato Razaqzada.
Una parte dell'offerta è destinata a tornare sul mercato poiché otto membri della OPEC+ dovrebbero aumentare la produzione di 180.000 barili al giorno a ottobre ed è probabile che il piano vada avanti indipendentemente dalle preoccupazioni sulla domanda, hanno affermato fonti del settore.
Fonte Reuters