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Petrolio: rallenta il recupero della produzione USA



La Redazione Articolo pubblicato il 05/12/2022 09:00:00
I tassi di completamento piuttosto che i tassi di perforazione forniscono una guida più affidabile per le tendenze future della produzione a breve termine

 

La produzione statunitense di greggio e condensati è aumentata a 12,3 milioni di barili al giorno, nel mese di settembre, portandosi ai livelli più elevati da marzo 2020: la variazione su gas mensile è pari a +289000 barili giornalieri.  Nel dettaglio, la produzione di petrolio degli Stati Uniti ha registrato un minimo di 9,7 milioni barili giornalieri a maggio 2020, nel pieno della pandemia, mentre ha registrato un massimo di 13 milioni di barili giornalieri nel mese di novembre 2019, quando la pandemia doveva ancora colpire il mondo occidentale.

Sino ad ora, nel 2022, la produzione USA di petrolio è cresciuta ad un tasso annuo di 0,6 - 0,7 milioni di barili giornalieri, circa il 5% - 6% in meno rispetto ai tempi dello shale boom nel 2014 e nel 2018, e la EIA (US Energy Information Administration) prevede un ulteriore rallentamento nella rimanente parte del 2022 e nel 2023 con un incremento di appena il 2%, 240000 barili giornalieri, da qui a settembre 2024.

Le dichiarazioni rilasciate dalla EIA hanno sempre una grande influenza sui prezzi del petrolio  e possono generare intense oscillazioni di prezzo che, sfruttando le strategie in opzioni, si possono tradurre in vere e proprie occasioni di guadagno, esattamente come ci spiega Giancarlo nei suoi corsi: clicca su questo link per scaricare il materiale gratuito.

Baker Hughes afferma che il numero di impianti di trivellazione destinati al petrolio è aumentato di 455 unità in 119 settimane - rispetto al minimo post-pandemia nell'agosto 2020 - con una media di 3,9 unità a settimana. Il tasso di crescita dei rig si mostra molto più lento rispetto allo stesso periodo dopo il crollo dei prezzi del 2016 (un aumento di 544 impianti o 4,6 a settimana) o dopo la crisi finanziaria e la recessione nel 2019 (883 impianti o 7,5 a settimana).

La ripresa è ulteriormente rallentata nel corso del 2022, con il numero di trivellazioni petrolifere in aumento ad una media di appena 3,1 a settimana dall'inizio dell'anno e 1,5 a settimana dalla fine di giugno.

Dopo che un pozzo è stato perforato, deve essere completato mediante pompaggio a pressione, test di flusso, installazione di attrezzature di superficie e collegamento al sistema di raccolta degli oleodotti, prima che possa iniziare la produzione commerciale vera e propria ed è lecito attendersi che, durante la crisi, le società di esplorazione e produzione cercheranno spesso di risparmiare denaro posticipando il completamento dei pozzi già perforati.

I tassi di completamento piuttosto che i tassi di perforazione forniscono una guida più affidabile per le tendenze future della produzione a breve termine ed i dati attualmente disponibili mostrano una situazione stabile con poco meno di 1000 pozzi completati da marzo 2022 ad oggi, e proprio lo stallo nella fase di completamento dei pozzi spiega la previsione EIA di una produzione in aumento così contenuto.

 

Fonte Reuters


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