Il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti ha dichiarato di essere pronto a piazzare a mercato fino a 45 milioni di barili di petrolio prelevato dalla Strategic Petroleum Reserve (SPR) come parte del rilascio dalle scorte precedentemente annunciato dall’amministrazione Biden; le consegne di greggio inizieranno nella giornata del 16 agosto e termineranno a fine settembre.
L'amministrazione Biden ha dichiarato alla fine di marzo che avrebbe rilasciato un record di 1 milione di barili di petrolio al giorno per sei mesi dall’SPR, la riserva strategica statunitense custodita in caverne di sale lungo le coste di Texas e Louisiana.
Il rilascio del petrolio in oggetto ha come obiettivo il mantenere sotto controllo le quotazioni del greggio, quotazioni in forte aumento a causa del conflitto in corso tra Russia ed Ucraina, con la prima che si propone tra i principali produttori di petrolio al mondo e che, ora, subisce il contraccolpo delle sanzioni occidentali.

Il recupero delle economie globali dopo la pandemia di covid ha determinato un forte aumento della domanda di oro nero che si è tradotto in un picco di prezzo del petrolio in un contesto contraddistinto da una capacità inutilizzata di riserva a disposizione di pochi produttori globali.
I funzionari dell'amministrazione Biden hanno affermato che il prezzo del petrolio potrebbe essere più alto se l'SPR non fosse stata sfruttata, ma la strategia intrapresa dagli USA ha anche condotto il livello della SPR al minimo dal 1987 ad oggi, aumentando le preoccupazioni per la stretta sui mercati petroliferi globali nonostante gli Stati Uniti abbiano più scorte di quanto richiesto dagli accordi internazionali.
Fonte Reuters