Se vogliamo una prova di quanto sia difficile, per alcuni produttori, aumentare l’offerta di petrolio non dobbiamo fare altro che osservare quanto sta accadendo in Angola, dove Jose Barroso, segretario di stato per petrolio e gas, ha recentemente dichiarato che l’obiettivo della nazione dell’Africa occidentale è quello di mantenere la produzione di greggio al di sopra di 1,1 milioni di barili giornalieri nei prossimi anni.
Si tratta di un target decisamente modesto, in quanto nel 2007, quando l’Angola è divenuta un membro OPEC, l’obiettivo era una produzione di petrolio pari a 2 milioni di barili giornalieri: quanto sta avvenendo, evidenzia una netta divisione in seno alla OPEC+ in quanto alcuni produttori sono pronti ad aumentare l’output di oro nero traendo profitto da questa manovra mentre altri, come l’Angola, assolutamente non sono in grado di sostenere sensibili incrementi nelle operazioni di estrazione.
Stando alle recenti quote di produzione decise nel corso dell’ultimo meeting OPEC+, l’Angola ha diritto di pompare 1,33 milioni di barili di petrolio nel mese di settembre e questo volume aumenterà ad 1,45 milioni entro aprile, ma la produzione di petrolio della nazione, al contrario, sta progressivamente diminuendo.
Grafico Bloomberg
Il paese fa affidamento su compagnie petrolifere straniere per estrarre greggio dai giacimenti offshore nell’Oceano Atlantico, ma il crollo dei prezzi del 2014 ha duramente colpito gli investimenti di settore e, due anni dopo, la produzione di petrolio ha iniziato un significativo declino a seguiti del termine dello sviluppo di nuovi progetti; in poco più di quattro anni la produzione di petrolio dell’Angola è diminuita di circa un terzo.
Più di recente, i problemi di produzione della nazione sono stati aggravati dall'interruzione causata dal Covid-19, che ha costretto le aziende a ritardare la perforazione nei giacimenti petroliferi esistenti (Dominic Smith, analista presso Wood Mackenzie).
Se l'Angola non sarà in grado di stimolare nuovamente l’interesse delle società straniere che già si stanno allontanando dai progetti offshore, allora anche il target ad 1,1 milioni di barili giornalieri potrebbe rivelarsi eccessivo…
Fonte Bloomberg