Petrolio: crolla la domanda dell’India
La Redazione
Articolo pubblicato il 17/05/2021 18:00:00
Le restrizioni estremamente rigide imposte dal governo stanno limitando il movimento delle persone, riducendo le vendite di carburante e frenando la lavorazione del greggio da parte delle raffinerie cheti trovano a gestire scorte in rapida crescita.
Nella prima metà di maggio la domanda di petrolio dell’India è ulteriormente peggiorata a causa delle nuove restrizioni introdotte dal governo al fine di limitare la diffusione del coronavirus nel paese.
Nei primi 15 giorni di maggio le vendite di carburanti per il trasporto su strada risultano in calo del 20% rispetto al mese precedente e del 28% rispetto allo stesso periodo nel 2019: nel dettaglio, le vendite giornaliere di benzina sono calate a circa 53000 tonnellate, volume più basso dell’ultimo anno, mentre la vendita di diesel (carburante maggiormente utilizzato nel paese ed indicatore dello stato di salute dell’economia locale) è diminuita al livello più basso degli ultimi sette mesi a circa 147000 tonnellate giornaliere.
Gli analisti ritengono che il crollo dei consumi in India (terzo maggior consumatore di petrolio su base globale) influenzerà negativamente il sentimento relativo ai prezzi del petrolio e danneggerà il percorso di recupero della domanda globale di greggio.
La International Energy Agency ha rivisto a ribasso le stime sulla domanda mondiale di petrolio nel 2021 proprio a causa dell’impatto del Covid 19 sull’economia indiana, un contesto che ha indotto la OPEC ad agire con la massima cautela nel processo di allentamento dei tagli alla produzione.
L'India è diventata l'attuale epicentro globale della pandemia e il virus si sta diffondendo rapidamente dai centri urbani alle aree rurali, dove vive circa il 70% degli 1,3 miliardi di abitanti del paese.
Le restrizioni estremamente rigide imposte dal governo stanno limitando il movimento delle persone, riducendo le vendite di carburante e frenando la lavorazione del greggio da parte delle raffinerie cheti trovano a gestire scorte in rapida crescita.
I portavoce di Indian Oil Corp., Bharat Petroleum Corp. e Hindustan Petroleum Corp., hanno rifiutato di commentare. I tre rivenditori rappresentano oltre il 90% delle vendite di carburante della nazione.
Fonte Bloomberg