L’OPEC non prende nessuna decisione su un eventuale contrazione della produzione di greggio da parte dei paesi membri del Cartello e si attende, nella giornata di domani, l’intervento della Russia.
Il barile reagisce alla notizia, che tra l’altro rimbalza tra le varie agenzie stampa ormai dalla mattinata, con un forte calo delle quotazioni che vede le stesse attestarsi a 51,2 dollari per barile (-3,3%).

La notizia confermata, l’unica tra l’altro, è che i membri OPEC concordano sulla necessità di ridurre la produzione di greggio, ma a generare incertezza è che non è ancora stato definito l’esatto ammontare del taglio in attesa dell’incontro che si terrà domani con i produttori esterni al Gruppo tra cui la Russia, fondamentale per siglare un’intesa definitiva, l’Oman ed il Kazakhstan.
A complicare la situazione sono le dichiarazioni del ministro dell’energia saudita Khaled Al Falih, che in queste ore prima dell’incontro con i produttori extra OPEC spiega come il Gruppo potrebbe accontentarsi di una riduzione di appena 1 milione di barili giornalieri contro le attese di mercato che presentano un range esteso sino ad 1,4 milioni di barili giornalieri.
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