La OPEC+, nel prossimo incontro, molto probabilmente effettuerà un nuovo incremento della produzione di 400000 barili giornalieri di petrolio su base mensile, confermando così l’ottimismo in merito alle prospettive per la domanda globale di greggio che nell’anno appena iniziato dovrebbe continuare a riprendersi subendo solamente un lieve contraccolpo dalla variante Omicron; positive anche le indicazioni in arrivo da alcuni operatori di settore, con Bob McNally, presidente di Rapidan Energy Group ed ex funzionario della Casa Bianca, che afferma che il mercato può assorbire il petrolio aggiunto dalla coalizione a patto che non si presentino problemi legati alla nuova variante od una recessione globale.
Gli indicatori sul consumo di carburante suggeriscono che i barili possono essere assorbiti, con tutti i principali paesi asiatici tranne uno che registrano un aumento della mobilità di mese in mese.
I rischi rimangono
La Cina, il più grande utilizzatore di petrolio in Asia, ha mostrato segni di indebolimento della domanda di carburante a causa della strategia estremamente rigida adottata al fine di contenere il coronavirus ed a causa della linea dura adottata per sostenere le politiche ambientali; negli USA la presenza della variante si riflette sui voli, con 1125 di questi cancellati.
L'OPEC stima che il mercato petrolifero mondiale stia tornando al surplus, con l’offerta in eccesso destinata ad aumentare nei prossimi mesi con l’incremento dell’offerta dei produttori rivali ma, almeno per ora, non sembra presente una vera e propria apprensione in merito ad un possibile aumento delle scorte di greggio.
L'aumento della produzione dell'OPEC+ sarà in ogni caso mitigato dal momento che molti paesi, in particolare Angola e Nigeria, faticano a realizzare gli aumenti di produzione consentiti a causa di investimenti limitati e interruzioni operative.
Fonte Bloomberg