Nell’estate 2022 l’offerta di petrolio andrà in crisi: questo è quanto affermano i tecnici OPEC in una recente analisi e sono affermazioni in netto contrasto con le principali agenzie di settore.
La International Energy Agency, la U.S. Energy Information Administration e la OPEC hanno rivisto a rialzo le stime sulla domanda globale di petrolio nel 2022, ma con una grande differenza: le prime due hanno eseguito variazioni modeste, mentre il Cartello ha adottato un tono totalmente diverso.
Gli analisti OPEC prevedono un aumento della domanda di greggio di 4,15 milioni i barili giornalieri, nel 2022, ben 860000 barili giornalieri in più rispetto alla precedente stima. In questo contesto sono giunte a mercato anche le stime di IEA ed EIA che, rispettivamente a +3,24 e +3,64 milioni di barili giornalieri, si mostrano decisamente inferiori a quelle della OPEC.
La revisione del Cartello non mostra un quadro uniforme, con l’aumento maggiore (1,33 milioni di barili) che si verificherà nel secondo trimestre ed il più contenuto (310000 barili giornalieri) atteso per il quarto trimestre.
A guidare l’aumento della domanda, almeno secondo i tecnici OPEC, saranno la Cina, più in generale la regione asiatica, e l’Europa, con un incremento della richiesta pari a due terzi del totale; in entrambe le regioni la ripresa dei consumi sarà guidata da un netto miglioramento dell’economia imputabile all’efficacia delle misure atte a contenere il covid 19.
La produzione di petrolio, sempre secondo il Cartello, non terrà il passo con la domanda e la OPEC ha ridotto le stime sulla produzione dei membri esterni al Gruppo di 520000 barili giornalieri: si tratta di una stima a breve termine, infatti i tecnici del Cartello addebitano il 50% del crollo produttivo al passaggio dell’uragano Ida, il cui impatto sulle operazioni non dovrebbe estendersi oltre il mese di settembre; ridotta, seppur in misura nettamente minore, anche la stima relativa alla produzione di Europa ed Asia sino al termine dell’anno venturo.
La OPEC, nella sua analisi, ha anche aumentato il fabbisogno mondiale di petrolio prodotto dal Cartello di ulteriori 150000 barili giornalieri, un aumento che vede il suo picco nella seconda metà del 2022.
IEA ed EIA prevedono un periodo prolungato durante il quale i produttori dovranno nuovamente esercitare restrizioni alla produzione. La IEA indica che il fabbisogno mondiale di greggio OPEC nella seconda metà del 2022 si attesterà al di sopra del volume prodotto ad agosto di soli 570000 barili giornalieri; di parere ben diverso gli analisti OPEC, che indicano un aumento di tale fabbisogno pari a 3,5 milioni barili giornalieri entro il terzo trimestre 2022.
L’unica cosa su cui le agenzie concordano: nella prima metà del 2022 la OPEC+ dovrà continuare ad essere molto determinata nel mantenere la disciplina ferrea mostrata sino ad ora…
Fonte Bloomberg