Secondo il quotidiano statale Al-Sabah, l'Iraq non ha chiesto un'esenzione dai limiti OPEC+ sulla produzione di petrolio del paese per timore che un aumento della produzione possa far scendere i prezzi del greggio: questo è quanto afferma il ministro del petrolio iracheno Ihsan Abdul Jabbar.
La dichiarazione rilasciata dal ministro iracheno suona un po’ come una voce fuori coro, soprattutto se pensiamo alle intense discussioni recentemente scoppiate in seno al gruppo prima dell’importante meeting di oggi.

Il ministro del petrolio iracheno Ihsan Abdul Jabbar
I tagli alla produzione implementati sino ad ora dalla OPEC+ hanno restituito un risultato più che soddisfacente in termini di stabilizzazione del mercato petrolifero ed in termini di contrasto all’impatto della pandemia di COVID 19 sul mercato stesso: questo è quanto afferma Jabbar, che ha spiegato di attendersi un prezzo del petrolio di 50 dollari per barile all’inizio del 2021 in un contesto che vede il recupero della domanda sostenere le quotazioni del barile.
A favorire l’aumento di prezzo è stata anche la conformità dei produttori alla strategia produttiva che, seppur con le solite eccezioni, si è rivelata elevata.
Continua nella pagina successiva