Petrolio, Barclays: i prezzi saliranno
La Redazione
Articolo pubblicato il 23/07/2021 18:00:00
"Uno scenario in cui il recupero più lento della domanda minaccia di far deragliare i progressi nella normalizzazione delle scorte potrebbe essere gestito dall'OPEC+ rallentando il suo tapering” (dichiarazione rilasciata dai tecnici di Barclays).
Le dinamiche di domanda ed offerta indicano che i prezzi del petrolio, seppur lentamente, aumenteranno nel corso dei prossimi mesi e questo ha indotto gli analisti di Barclays a rivedere a rialzo di 3 - 5 dollari per barile le previsioni di prezzo per il 2021.
Nella sessione di giovedì 22 luglio 2021 le attese relative ad un calo delle scorte indotto dalla riapertura delle economie hanno sostenuto le quotazioni del Brent che hanno superato i 72,8 dollari per barile.
“I prezzi del petrolio potrebbero salire sino a 100 dollari per barile se la OPEC+ dovesse rivelarsi eccessivamente lenta nel ripristinare la produzione e questo a causa della risposta relativamente inelastica dell’offerta in arrivo dalla concorrenza, ma dubitiamo che il gruppo lo considererebbe un risultato ottimale, dato il potenziale di una significativa erosione della domanda e considerazioni politiche” (dichiarazione rilasciata dai tecnici di Barclays).
Nel suo comunicato Barclays spiega di attendersi un protrarsi della cooperazione tra produttori e che l'OPEC+ sarà in grado di limitare la crescita dell'offerta a 400.000 bpd al mese oltre il 2021 se le forniture iraniane aumenteranno in modo significativo su un potenziale accordo nucleare.
La banca britannica vede i prezzi del greggio Brent ad una media di 69 dollari al barile quest'anno, in aumento rispetto ai 66 dollari della previsione precedente ed a 68 dollari nel 2022 con l’attesa di un surplus maggiore.
Gli analisti dell’istituto di credito prevedono una media di prezzo per il WTI di 67 dollari per barile nel corso del 2021, contro i precedenti 62 dollari ed una media di 65 dollari nel corso del 2022.
Barclays ha affermato che mentre la diffusione delle varianti del coronavirus rappresenta un rischio per il ritmo della ripresa della domanda, il suo impatto sarebbe molto inferiore rispetto all'inizio dell'anno, principalmente a causa delle vaccinazioni.
"Uno scenario in cui il recupero più lento della domanda minaccia di far deragliare i progressi nella normalizzazione delle scorte potrebbe essere gestito dall'OPEC+ rallentando il suo tapering” (dichiarazione rilasciata dai tecnici di Barclays).
Fonte Reuters