Bloccati in un marcato trading range, i prezzi dell’oro non sembrano in grado di suscitare l’interesse degli analisti di Wall Street e degli investitori retail, ragion per cui è lecito pensare che, almeno nel breve termine, non assisteremo a movimenti di prezzo degli di nota: questo è quanto mostra un recente sondaggio condotto e pubblicato da Kitco News.
Da metà luglio, i prezzi dell'oro hanno testato la resistenza a 1830 dollari, ma non sono riusciti a mantenere il livello conquistato e questo ha deluso analisti ed investitori rialzisti: “L’oro sembra ingabbiato tra 1760 e 1840 dollari per oncia, senza una precisa direzione, e, nella prossima settimana, non dovrebbero essere pubblicati dati in grado di modificare questa situazione” (Colin Cieszynski, chief market strategist presso SIA Wealth Management).
Il sondaggio condotto da Kitco News ha coinvolto 15 analisti di Wall Street: tra i partecipanti 9 (il 60%) prevedono un protrarsi del trading range, mentre la metà dei rimanenti analisti si è schierata in pari misura a favore di rialzo e ribasso delle quotazioni.
Sebbene gli investitori al dettaglio siano ancora ottimisti sull'oro, c'è una netta mancanza di interesse per il mercato e la partecipazione degli stessi al sondaggio è crollata al livello più basso dal 2019: nei sondaggi online sono stati espressi un totale di 494 voti, con il 55% degli intervistati che si attende un rialzo nel corso della prossima settimana a fronte di un 26% che prevede un calo e di un 35% che punta su un movimento laterale.
La parola agli esperti
Ole Hansen, head of commodity strategy presso Saxo Bank, ha affermato che l’oro continuerà a patire la forza del dollaro USA, un elemento che rimane il più pericoloso per il metallo giallo; Hansen non prevede movimenti profondi al di sotto dei 1800 dollari per oncia.
David Madden, market analyst presso Equiti Capital, ha spiegato di attenersi un protrarsi del trading range con la crescente incertezza del mercato che offrirà supporto alle quotazioni del lingotto.
Marc Chandler, amministratore delegato di Bannockburn Global Forex, ha affermato di essere ribassista sull'oro poiché vede più slancio per il dollaro USA nel breve termine. Ha aggiunto che l'aumento dell'inflazione sta spingendo i tassi di interesse più in alto e questo sta sostenendo il dollaro USA.
Adam Button, chief currency strategist presso Forexlive. com, ha affermato di essere rialzista sul metallo prezioso poiché l'inflazione continua a salire.
Nicholas Frappell, direttore generale globale di ABC Bullion, ha affermato di essere ottimista sull'oro a causa della presenza di fattori tecnici di supporto.
Fonte KitcoNews