La caduta delle Borse mondiali non ha causato un aumento sensibile degli investimenti in oro, secondo gli ultimi dati di BullionVault.
Al contrario, la chiusura trimestrale più alta -in dollari- degli ultimi cinque anni sembra aver convinto gli investitori americani a vendere. Questo ha compensato una crescita nella domanda del mercato europeo, per il quale la chiusura dell’ultimo trimestre è stata la più bassa da fine 2015.
Le riseve inglesi sono aumentate, con il prezzo dell’oro in sterline che ha segnato la chiusura più bassa dalla fine del 2016.
Globalmente, il numero di investitori che hanno acquistato oro è diminuito del 4,6%, mentre i venditori sono aumentati del 7,1%.
Questi fattori hanno portato il Gold Investor Index – un valore di riferimento basato unicamente sugli utenti di BullionVault – dal 54,1 di febbraio al 53,7 di marzo.

Marzo è stato il sedicesimo mese degli ultimi diciotto nel quale il Gold Investor Index si è mosso in direzione opposta rispetto al prezzo dell’oro in dollari.
Adrian Ash, Head of Research di BullionVault, ha scritto:
“Nonostante la continua caduta delle Borse mondiali, gli investitori privati guardano al prezzo, comprando di più quando i prezzi diminuiscono, e vendendo, o fermandosi, quando i prezzi aumentano.
Questa strategia potrebbe essere rischiosa. L’oro ha storicamente costituito un asset stabile contro i periodi di stress dei mercati, aumentando di prezzo alla caduta delle equity.
Per adesso, queste dinamiche di attenzione al prezzo permettono accumuli costanti e convenienti. La prospettiva generale continua ad indicare l’espansione degli investimenti privati”.
I clienti di BullionVault hanno aumentato le riserve totali di 85kg (2.733 once) a marzo, portando il totale al nuovo punto massimo di 38,8 tonnellate. Questo valore supera quello di sei mesi fa di più di una tonnellata, un aumento del 2,8% delle riserve custodite nei caveau professionali di Londra, New York, Singapore, Toronto e Zurigo.
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