Nel 2022 le importazioni di gas della Germania sono diminuite del 12,3% rispetto all’anno precedente ad un totale di 1449 terawattora (TWh) a causa della crisi energetica innescata dalla mancanza di fornitura russa.
La Norvegia è subentrata alla Russia nella veste di primo fornitore di gas della Germania con l’invio di un volume pari al 33% del totale a fronte del 22% fornito da Mosca.
La Russia, che aveva contribuito per il 52% alle importazioni di gas tedesco nel 2021, ha tagliato le consegne attraverso l'importante gasdotto Nord Stream 1 prima del 60%, poi dell'80%, con flussi che sono scesi a zero all'inizio di settembre dopo che il gasdotto è stato danneggiato.
Il governo di Berlino ha anche accelerato le disposizioni affinché il gas naturale liquefatto (GNL) arrivi a bordo delle navi per colmare la carenza di prodotto russo.

La situazione in Germania si è tradotta in un calo delle esportazioni verso i paesi vicini i cui volumi erano in passato molto elevati grazie alla generosa fornitura verso la Germania in arrivo da Mosca.
Nel 2022 le esportazioni totali di gas tedesco si sono attestate a 501 TWh, in calo di un terzo rispetto ai 749 TWh dell'anno precedente; in calo i consumi (-14%) a causa di temperature che in media sono state di 1,1 gradi sopra la media dei quattro anni precedenti.
I livelli di stoccaggio del gas in Germania si attestano attualmente al 90,72%, ben al di sopra della soglia del 40% che il regolatore ritiene critica all'inizio di febbraio, tuttavia, riempire nuovamente i siti di stoccaggio dopo la stagione invernale rimarrà una sfida, date le incertezze del quadro generale sulla situazione generale dell'offerta della Germania.
Al termine della passata ottava il prezzo del gas (TTF) si attestava a 69,5 euro per megawattora (MWh), circa la metà del suo picco più recente all'inizio di dicembre e il 78% al di sotto del suo livello alla fine di agosto, quando i prezzi sono saliti alle stelle prima dell'interruzione della manutenzione del Nord Stream 1.
Fonte Reuters