Gli operatori di settore specializzati in petrolio lanciano un alert ai partecipanti al mercato: fate attenzione, il peggio dobbiamo ancora vederlo!
Nella prima parte di questo 2020 il prezzo del petrolio è sceso del 60% andando a lambire i livelli più bassi dal 2003 ad oggi, ma le quotazioni potrebbero ulteriormente calare sino a raggiungere i 20 dollari o meno, con gli analisti di numerosi istituti di credito, ad esempio Citigroup e Goldman Sachs, che si attendono un peggioramento della situazione nel corso dei prossimi mesi; nella peggiore delle ipotesi si potrebbe persino osservare una discesa in territorio negativo in alcune aree geografiche.

Il prezzo del greggio subisce la pressione di due elementi ben precisi, ovvero la lotta al diffondersi del coronavirus e l’aumento dell’offerta globale innescato dalla guerra dei prezzi tra Arabia
Saudita e Russia.
Il tracollo dei prezzi del barile ha contribuito ad alimentare un sell off diffusosi a tutti i mercati e minaccia le economie globali, dall’America Latina, agli USA al Medio Oriente.
Tentare di individuare un floor di prezzo nel mercato del greggio è sempre un’impresa complicata, soprattutto quando i minimi sono aggiornati praticamente ogni sessione. Nella giornata di mercoledì 18 marzo, il Brent ha ceduto il 13% attestandosi a 24,88 dollari per barile, ai livelli minimi del 2003.
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